Redneck
American Wheat Rye ancora col lievito kveik hornindal (secondo riciclo).
Fermentabili
Tipologia | Percentuale |
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Malto Pilsner | 40% |
Malto Rye | 20% |
Malto Wheat | 20% |
Malto Wheat Dark | 20% |
Luppoli
Varietà | Tempo | Amaro | Quantità |
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Comet | 60 min | 30 IBU | - |
Assaggio
Non ho conservato molte informazioni di questa birra, perché era il minimo sindacale per essere considerata bevibile.
Il suo difetto più grave è forse la bassa carbonazione, probabilmente non dovuto alla dose di priming (non meno delle altre) ma in quanto il lievito kveik si è compattato troppo sul fondo del fermentatore durante il cold crashing e quel poco che è finito in bottiglia ha lavorato male in rifermentazione.
Potrebbe anche essere stata la non ideale gestione del lievito, specie essendo un kveik andrebbe pescato dall'alto e non reinoculato lo slurry.
L'aspetto è velato, forse per la segale (chill haze?) e la schiuma è evanescente.
Ha tutto sommato un buon aroma fruttato tipico del ceppo di lievito ma pecca di troppa dolcezza residua (aveva attenuato abbastanza poco, da 1048 a 1016).
Durante gli ultimi assaggi è leggermente migliorata, in particolare è emersa quella nota speziata che attribuirei alla segale e che in passato ho sempre scambiato per esteri del lievito belga (come scrissi Rog).